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Attrazione social

Turno finito, cartellino timbrato, si vola in palestra nel tempo che resta fino alle venti. Si vola così alti che stasera si salta di netto, sono troppo stanco e sudato, penso soltanto al divano in giardino, una birra gelata e un paio di sigarette per non perdere il vizio.

La moglie che strilla e sbraita ai figlioli, non c’è pace nemmeno tra gli ulivi, si stava meglio al lavoro, quasi quasi lo scrivo pure su Facebook e già che ci siamo vediamo due foto di vacanzieri sorridenti in mete da sogno. Ma la gente ha tutti sti soldi? Nemmeno il tempo che mi importi una sega che una notifica arriva da un sito nascosto, snobbato da tempo, un po’ per pigrizia di scrivere, tanto perché se la tirano a bestia anche quelle un po’ cesse.

Ebbene sì, anch’io sono caduto nella trappola dei social network, non potrei…ma vorrei, insomma, come resistere a selfie, boccucce, ammiccamenti e puppe esplosive di avvenenti ragazze che sembrano diavoli, pronti a portarti all’inferno? Mi arriva un messaggio, al solito invito copiato e incollato a casaccio, che per scartar siamo sempre in tempo. Un si inaspettato al mio intento scritto ben chiaro, deciso e procace, una cena volante, un contesto, un responso da fine serata.

L’incontro

La tipa è elegante, bel fisico asciutto, trucco intrigante, piercing, tatuaggi e puppe rifatte, che non c’è tempo e voglia d provare a far la morale e se non trovi una dimora sicura, a cambiar parere è il minuto che hai fatto scadere.

Le bollicine alzano i giri, il feeling c’è stato, baci, abbracci come se fosse che me la sbatterei sul primo cofano, un hotel da trovare…quando, improvvisamente, cambia atteggiamento e mi indica una direzione, come un piano prestabilito, studiato. Mi invia la posizione sul cellulare, si accende una sigaretta e non fiata per tutto il percorso, per snob o forse per la paura del pilota da spaventi improvvisi di curve reali, cuore alla gola e speranze che tenga la carcassa viaggiante. Arriviamo ad una villetta appena fuori città, mi fa parcheggiare in giardino, entriamo, mi accomoda sul divano, non mi sento a mio agio, d’altra parte, uno sveglione non sono mai stato. Siccome, non sono nemmeno nato in curva, mi faccio coraggio, l’occasione è propizia, si fuma e si beve ma l’inizio è cattivo…la lei è tigrata, avvezza al contesto, che adesso non fa neanche tanto la snob, quanto la splendida attrice… CONTINUA A LEGGERE

  


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