Lei aveva 55 anni, Monica. Lavorava ormai da anni in uno studio notarile, non era bella ma aveva fascino ed un gran bel corpo con quei biondi vaporosi capelli. Era sposata con Mario, ormai da 20 anni, dopo il fallimento del suo precedente matrimonio. Mario era un uomo attraente ed affascinante, aveva un locale e gli piaceva esser simpatico e loquace.
Erano una coppia affiatata, si amavano ma ovviamente la passione era andata un pò scemando col passare del tempo.
Monica si recava ogni giorno in ufficio e ne tornava usando un bus. Le piaceva scendere una fermata prima per far due passi quando non andava in palestra.
Come quel giorno in cui però la curiosità prese il sopravvento e decise di entrar in quel negozio che l’aveva sempre incuriosita e forse un pò attirata…
Il Sexy shop con l’insegna fissa, rossa, con le due vetrine nelle quali erano esposti sexy completi e minimal biancheria… Decise di entrare con la scusa di comprare un completo e ravvivare un pò la serata che l’avrebbe aspettata con suo marito.
Aveva deciso di aspettarlo a casa, nella penombra, stesa sul divano in maniera provocatoria e avrebbe fatto l’amore con lui, magari più volte…
Suonò il campanello, gli fu aperto ed entrò… Una vampata di calore la invase ma la sua vergogna svanì immediatamente e con sorpresa si accorse di non dover aver paure o timori…
Un buongiorno la accolse, Il titolare, un bell’uomo ben vestito, stava dietro al banco cassa e sfogliava una rivista…
“Prego signora, posso aiutarla?”
Bè si, mi piaceva quel completino in vetrina…
Se vuole glielo confeziono ma non vuol dare un occhiata? In quel corner ne abbiamo diversi…
“Oh si, grazie”
Si diresse verso quel reparto attraversando file di oggetti sessuali che conosceva, ne aveva sentito parlare… Notò che nel negozio c’erano altre due persone, un ragazzo molto carino sui 25 anni ed un uomo molto elegante sulla settantina… Decise di dar un occhio a tutta quell’oggettistica… Provò a toccare un fallo in gomma… Che sensazione! Sembrava davvero un pene ed era davvero notevole, si sentì dire alle spalle…
“Questo è uno degli ultimi arrivi, ha più velocità e movimenti che san portare all’orgasmo massaggiando le pareti vaginali ed il clitoride”
Ora il suo imbarazzo si faceva sentire, non si voltò rimanendo così, con la mano su quel fallo.
Vide il titolare sfilare alla sua destra ed espirò.
Girò dietro quella parete dove c’erano plug anali, con sorpresa vide che il ragazzo li guardava con interesse, sino a prenderne uno e dirigersi alla cassa. Monica pensò:
“Bèh! Se può farlo lui, lo posso far pure io”, e dentro ne sorrise.
Poco distante c’erano cd e riviste porno, manette e attrezzi. Si diresse allora al reparto abiti.
Nel tragitto buttò occhio alla cassa dove il ragazzo stava pagando il nuovo acquisto e immaginò questo bellissimo (e sprecato) ragazzo che si penetrava.
Giunse però alla conclusione che in fondo le sarebbe piaciuto vederlo e chissà, far sesso con lui. Il ragazzo uscì e lei proseguì per il suo acquisto
Entrò nella saletta tutta piena di indumenti erotici, dove il secondo avventore stava anch’esso guardando merce… Si guardarono, lui era come detto prima, un distinto uomo sui settanta, le fece un sorriso e a suo agio le disse:
“Buongiorno signora, anch’io sto scegliendo qualcosa di particolare per la mia compagna e qui ho sempre trovato cose carine”
“Si, per me è la prima volta, ma son rimasta colpita da quel l’intimo in vetrina.
“Se mi permette signora, a lei starebbe bene tutto”.
“Grazie”, e iniziò la sua scelta.
Lui disse:
“Senta, mi dia una mano! Che ne pensa di questo?”
Era un intimo rosso trasparente, filo dietro e reggiseno solo a reggere, senza coprire capezzoli.
“Beh, carino, davvero sexy.”
Monica notò che lui aveva già acquistato un plug anale ed un collare.
Lui disse:
“Secondo me, starebbe bene anche a lei, perché non lo prova?”
Monica era fortemente tentata di seguire quel consiglio, di un uomo così affascinante, che sicuramente dava alla propria compagnia una libertà e una bellezza anche a letto. Nel mentre, arrivò anche il titolare che con nonchalance, disse:
“Luigi sai dove sono i camerini se ti servono.”
Evidentemente i due si conoscevano ed era certo che lui fosse un cliente abituale.
“Oh si, certo caro, grazie.”
“Senti! Volevo prender questo completo alla mia compagna e siccome la signora è titubante, le ho chiesto di provare questo che a parer mio le starebbe benissimo.”
Il titolare la scrutò.
“Beh, senza dubbio farà un bel regalo agli occhi di suo marito, signora.”
Monica si sentiva tentata e presa tra due fuochi. Decise di non ostentare il suo disagio e con disinvoltura prese il completo e disse:
“Dov’è il camerino?”
Si spogliò, si guardò al grande specchio, prima nuda, notando che i suo capezzoli erano diventati duri e si passò una mano sul corpo. Socchiuse gli occhi quando portò la mano più giù, sentì le sue labbra vaginali umide, sapeva che se fosse entrata, avrebbe sentito un lago caldo.
Riaprì gli occhi e sorrise allo specchio. Mentre stava per indossare l’intimo, sentì Luigi:
“Tutto bene signora? Come le sta?”
“Bene grazie, lo sto provando.”
Si piaceva e sapeva che avrebbe eccitato suo marito, si passò la lingua tra le labbra, voleva vedere quanto lo avrebbe provocato.
Si ricompose ed uscì, Luigi era lì.
“Lo compro, gli disse.”
“Grazie, spero di rivederla ancora”, e si baciarono sulle guance.
Andò alla cassa, pagò, guardò il titolare e disse:
“Ci rivedremo presto”
“Ah, mi faccia una cortesia, questo lo regali a quel signore!”
Monica non si era rimessa il perizoma, era bagnato, sapeva di lei, probabilmente aveva inconsciamente avuto un orgasmo.
“Gli dica che lo ringrazio! E questo lo aiuterà a ricordarsi di me.”